Martedì 6 febbraio presso la sala “Tramogge dei Molini Marzoli” di Busto Arsizio, si è tenuta una RTO dal sapore “Mondiale”. Ospiti della serata, la terna italiana che ha diretto la semifinale del mondiale in Qatar 2022. Si tratta dell’arbitro Daniele Orsato della sezione di Schio e dei suoi due assistenti Alessandro Giallatini di Roma 2 e Ciro Carbone di Napoli. L’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione delle Sezioni di Busto Arsizio, Gallarate e Legnano, che hanno voluto regalare questa serata magica ai loro associati. Tantissimi gli arbitri presenti e grande successo specialmente tra i più giovani, che spinti dalla curiosità e dal sogno comune di arrivare a dirigere una gara del mondiale sono accorsi entusiasti alla riunione tecnica.
Tra i presenti, oltre ai quasi 200 arbitri, anche il Vicepresidente dell’AIA Alberto Zaroli, il Presidente del C.R.A. Lombardia Emilio Ostinelli, una rappresentanza della commissione C.R.A. Lombardia, i tre presidenti delle sezioni organizzatrici, rispettivamente Diego Carrara, Vincenzo Tropea e Ignazio Ziino Colanino. Infine, tra i presenti anche il responsabile della CAN D Alessandro Pizzi e per la commissione CONDIL Marco Visigalli.
La serata è iniziata con i saluti di benvenuto del presidente dalla sezione di Busto D. Carrara affiancato dagli altri due presidenti V. Tropea e I. Ziino, per poi lasciare la parola al Vicepresidente AIA A. Zaroli che ha commentato dicendo: “Mi piacerebbe passasse l’idea che senza una squadra, senza la condivisione non si raggiunge il successo. Il concetto di gruppo è veramente fondamentale e loro sono le persone che possono spiegarvelo meglio, perché lo fanno, lo hanno fatto e lo faranno al livello più alto possibile”.
A prendere la parola è stato poi il turno della terna “mondiale”, in primis i due assistenti, per poi proseguire con l’arbitro D. Orsato. La sua testimonianza è stata preziosa per gli arbitri presenti. Dopo il racconto dei suoi primi passi nel mondo arbitrale, si è soffermato su due punti fondamentali per ogni arbitro. Credere e perseverare: “Ragazzi credeteci e perseverate” […] ai miei genitori e amici ho detto che in 16 anni sarei arrivato in serie A, nessuno ci voleva credere, ci credevo solo io e alla fine ci sono riuscito. Sognate e non smettete di farlo, datevi da fare, tiratevi su le maniche e non fermatevi”. Impegnatevi, inseguite i vostri sogni e credete in voi stessi, questo è il messaggio che ha voluto dare Orsato. “I miei maestri mi hanno insegnato a credere in me stesso anche quando sbagliavo. Avete il diritto e dovere di sbagliare, ma anche quando sbagliate dovete sognare”.
La sua riflessione è poi proseguita chiedendo agli arbitri presenti cosa serve per essere un bravo arbitro. Servono due cose, ha risposto. “Correre e fischiare”. “Ragazzi, dovete correre, correre, correre e ancora correre e poi dopo che avete corso fischiare. Il fischio dice chi siete davvero, fischiate forte e correte”.
A conclusione del suo intervento ha saluto i presenti in sala con una frase che ancora riecheggia nelle nostre teste: “Non tutti diventano grandi arbitri, ma dentro ognuno di noi c’è un grande arbitro”.